PREDORE

1. Chiesa di S. Giorgio Martire

2. Chiesa di S. Giovanni Battista


 

1. S.GIORGIO MARTIRE

E' la prima chiesa che si incontra provenendo da Sarnico.

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La piccola chiesa fu probabilmente costruita nel corso del X-XI secolo ma alquanto rimaneggiata successivamente. La struttura è a capanna e presenta un campanile a due livelli  e due campane. L’interno è caratterizzato da un’unica navata rettangolare con copertura lignea rimessa a nuovo e conserva, in controfacciata, un affresco di gusto rinascimentale raffigurante una testa di Madonna.

Della costruzione più antica, databile al periodo romanico, rimangono tracce nelle murature perimetrali, tre monofore ora tamponate e una porta con arco a tutto sesto di pregevole fattura, realizzata con grossi conci di pietra e anch’essa tamponata.

Nel XVII e XVIII secolo l’edifico fu rinnovato come evidenzia la diversa tessitura muraria dell’abside rettangolare, della facciata e la parte superiore del lato sud. In questo periodo furono effettuate le aperture rettangolari; le cornici di pietra di Sarnico invece sono state aggiunte in epoca recente.  

 


2. S.GIOVANNI BATTISTA

La chiesa di San Giovanni Battista a Predore fu fondata in epoca paleocristiana, probabilmente nel V secolo, come attesta il ritrovamento avvenuto negli anni ’20 di un abside durante i lavori di sterro per la costruzione di una cantina; purtroppo questa tesi non può essere confermata con certezza poiché non vi fu mai nessuna indagine archeologica approfondita.

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La chiesa fu ricostruita in una zona più vicina al lago in epoca romanica, probabilmente nel corso del XII secolo.

Oggi si presenta in vesti barocche poiché l’edificio è stato ristrutturato nel corso dei secoli, in particolare tra il 1780 e il 1795 quando è stato modificato l’orientamento della facciata verso il lago, cioè verso sud. L’interno, attualmente in cattivo stato di conservazione e adibito a funzioni civili, presenta affreschi del XIX secolo sotto i quali dovrebbero esserci altri tre strati più antichi databili al XIV secolo. La pianta è ad unica navata e la copertura è a capriate e sostituisce la volta a botte che è crollata.

Dell’edificio romanico preesistente rimangono solo il campanile e un muro, oggi all’interno di una casa privata; la porzione muraria rimanente è stata interpretata come l’antico accesso alla chiesa.

Una lunetta soprastante l’antico portale reca al centro tracce di affresco raffigurante un’elegante veste episcopale, con una decorazione a motivi geometrici e fiori profilata in perle, della quale rimane purtroppo solo la porzione inferiore. Probabilmente questa figura faceva parte di una teoria di santi che decorava esternamente l’edificio.

A fianco della lunetta si nota una monofora strombata ora tamponata.

Il campanile, che sporge all’angolo nord-est della casa e della facciata della chiesa in linea con essa, ha base quadrata in conci di medolo; tale base, più larga rispetto al fusto che ha subito numerosi interventi, oltre alla posizione rivolta verso il lago, farebbe pensare ad una struttura avente in origine un’altra funzione, ovvero una torre di vedetta.