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Era il 1600 e durante il suo ultimo soggiorno a Roma Caravaggio ha diversi guai con la giustizia a causa di episodi di risse e violenze che lo vedono processato anche in contumacia e condannato. 
Il tentativo di Melchionna, procuratore emerito della Repubblica di Crema, con questa ricostruzione teatrale è quello di, come lui stesso afferma: “Offrire allo spettatore qualche spunto di riflessione non solo sulla nostra contemporaneità, ma in particolare sull’eterna difficoltà ad armonizzare l’applicazione della legge con una giustizia degna del proprio nome”.
Dopo un’accurata analisi di documenti strettamente riservati e custoditi a Roma, Melchionna scrisse una sceneggiatura ad hoc sul processo al Caravaggio. 
“Si tratta per me di un importante traguardo -spiega Melchionna-, perché ancora una volta grazie ai miei oltre quarant’anni di servizio in magistratura e alla mia passione per l’arte in generale, ho potuto contribuire con i miei testi, a creare una vera e propria rappresentazione teatrale di un processo, che ha come oggetto,un processo realmente svolto quattrocento anni fa”.

 

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